Antieuropa

Liberiamoci dalle commemorazioni del 25 aprile!

– Imbavagliati, greenpassati, confusi, festeggiando la liberazione (dal pensiero critico), insomma un ennesimo 25 aprile all’insegna dell’ipocrisia antifascista.

Care amiche e cari amici, ieri, 25 di aprile dell’anno del Signore 2022, sono andati in scena, in varie città italiane, i soliti cortei stantii per festeggiare la “liberazione”.

Partendo dal semplice presupposto che noi, siamo l’unico paese al mondo – e nella storia dell’intera umanità – che festeggia la propria sconfitta in guerra.

Ciò è proprio il simbolo, l’estremo significato che il lavaggio del cervello o rieducazione arbitraria che dir si voglia imposto dal ’45 dai vincitori – prima tramite la stampa, il cinema, il martellamento costante dell’opinione pubblica, e dopo, con l’avvento della tecnologia tramite Tv, social media e telegiornali – è riuscito completamente nel distorcere la realtà e propagandare una visione agli italiani diametralmente opposta a ciò che realmente era.

Facendo accettare di buon grado e anche in certi casi con ottusa gratitudine, l’asservimento che dal ’45 ci inchioda a poteri (politici, militari ed economico-finanziari) ben più pericolosi e inumani di quelli da cui siamo stati “liberati” nella seconda guerra mondiale.

Non è un caso allora (dato che il caso non esiste) che ora con la crisi Ucraina, l’Italia (desautorata la sua sovranità e ultima colonia dell’imperialismo del dollaro) sia costretta a servire gli USA prostrandosi supinamente agli ordini che arrivano da oltre oceano tramite la U.E – mera sovrastruttura creata ad Hoc dagli americani.

L’ordine supremo all’Italia è quello di sanzionare Putin, inviare armi a Zelensky e prendere parte attiva nel conflitto per conto dei padroni americani, perché si sa, le guerre per difendere la tua sovranità sono sbagliate e vanno ripudiate, le guerre per velleità americane invece no, vanno “santificate” come missioni di “pace”.

Ieri, all’insegna della “Liberazione” (che non esiste) e dell’antifascismo rosso sangue, molti sono stati i cortocircuiti a sinistra.

“A Reggio Emilia, un gruppo di presunti antifascisti ha attaccato una delegazione di Italia viva e Più Europa, nella quale c’era una bambina di otto anni con in mano una bandiera americana”, un gruppo di antifascisti è stato assalito da un altro gruppo di antifascisti, in nome – supponiamo – dell’antifascismo, durante le celebrazione della data simbolo dell’antifascismo.” [1]

Contestato anche Enrico Letta a Milano, sempre da presunti antifascisti, al grido di “Letta servo della Nato”.

Insomma, cari lettori, in ultima analisi è stato uno dei 25 aprile più belli e divertenti degli ultimi 77 anni, vedere gli antifascisti che sbraitano con la bava alla bocca, schiumosi e rabbiosi, litigando tra di loro dandosi del Fascista a vicenda, non ha prezzo.

[1] Aggressioni e contestazioni: il 25 aprile degli antifascisti (ilprimatonazionale.it)