Antieuropa

Pierre Drieu La Rochelle

Care amiche e cari amici, oggi per la nostra consueta rubrica di Operazione “Memoria” vi parleremo di: Pierre Drieu La Rochelle (scrittore)

3 gennaio 1893 – 16 marzo 1945

Il punto focale dell’opera di Drieu non sono le donne o la politica, ma piuttosto la guerra, scelta per tutto ciò che rappresenta di mistico.

Le sue prime opere sono direttamente ispirate dalla sua esperienza di combattente della Grande Guerra.

In seguito sia nei suoi saggi politici, Ginevra o Mosca, L’Europa contro le patrie, Socialismo Fascista, che nei suoi romanzi, Borghesia sognante, Gilles, Strano viaggio, e le sue novelle, La commedia di re Carlo, Storie spiacevoli, la sua grande ossessione diverrà la denuncia della decadenza: quella della Francia, quella dell’Europa e quella dell’uomo.

<<Ho pensato di diventare comunista, per spingere verso la decadenza, verso la fine di tutto, per mettere tutti al muro – soprattutto il popolo […]. E ad un tratto, c’è stato il Fascismo. Tutto ridiventava possibile, povero il mio cuore.>>

Eresie – Pierre Drieu La Rochelle

Il suo capolavoro è senza dubbio L’uomo a cavallo, il suo romanzo più esotico e più raggiante, una sorta di testamento totale, politico, amoroso, spirituale.

Per quanto riguarda poi la sua stessa vita, possiamo dire che vi si ritrovano tutti gli elementi per farne un simbolo di eterno riferimento per una gioventù orgogliosa ed ambiziosa.

Anche il suo suicidio – che i suoi avversari adducono tra le prove del suo “fallimento esistenziale” – rientra perfettamente nella logica dell’atto esemplare di un uomo appassionatamente innamorato della grandezza d’animo di un tipo umano che si erga ben al di sopra delle vallate oscure della sopravvivenza piccolo-borghese.