Antieuropa

Vénti di guerra in Ucraina, situazione molto tesa e complicata

Care amiche e cari amici, dopo il riconoscimento delle Repubbliche di Luhansk e Donetsk del 22 febbraio da parte di Putin, stamane le forze armate russe hanno iniziato a varcare i confini per raggiungere le nuove posizioni di difesa delle regioni separatiste.

Le forze aeree russe hanno effettuato bombardamenti sulle basi delle forze aeree ucraine, fonti parlano addirittura di una loro liquidazione già nelle prime ore delle operazioni.

A Kiev la popolazione è in allarme e sta venendo progressivamente evacuata, ma, si badi bene, che l’aviazione russa sta colpendo solamente basi militari, perciò questa evacuazione sarebbe a titolo squisitamente precauzionale, come del resto già effettuato dalle popolazioni russofone del Donbass qualche giorno fa.

La Nato, sicuramente, non esiterà a rispondere visto che è proprio il tipo di situazione a cui hanno aspirato sapientemente dal 2014.

Chi ha ragione? L’Ucraina, la Nato o la Russia?

Obiettivamente, tutto è iniziato dalla volontà (americana e della Nato) di piazzare su suolo Ucraino sistemi missilistici a un tiro di scoppio dal confine russo, allora, sotto questa ottica, è comprensibile l’azione di riconoscimento delle nuove repubbliche di Luhansk e Donetsk.

Dal riconoscimento si è passati, come prevedibile, ad aiuti militari e commerciali (legittimi) per far si che queste repubbliche sussistano e impediscano alla Nato di piazzare le sue basi in Ucraina.

Questo conflitto, però, non è esploso da un giorno all’altro.

E’ stato costruito negli anni con meticoloso e latente lavoro da provocazioni e accordi, e in questa ottica la crisi del covid ha aiutato a coprire lo sconquasso che si stava creando in queste regioni.

Sconquasso che potrebbe portare ad atroci conseguenze, soprattutto per noi europei, schiavi ancora una volta del volere americano e dell’antieuropa di Bruxelles.

Ancora una volta, nell’aria si annusa la puzza della Guerra Fredda che avrà affetti devastanti su paesi come l’Italia che nonostante l’aggravarsi della crisi (la guerra infatti è solo il colpo di grazia che colpirà un’economia già morente da tempo) non tenterà minimamente, restando all’attuale stato di cose, di svincolarsi dal giogo dell’alleanza atlantica.

Solo un grande risveglio delle coscienze attuato nel profondo potrà tramutarsi in una nostra piena consapevolezza su chi sono i veri nemici e quali le nostre priorità.

[1] Ucraina, è guerra vera: decine di morti, bombe e civili in fuga (ilprimatonazionale.it)