Care amiche e cari amici, oggi per la nostra rubrica di Letture Anticonformiste proporremo alla vostra attenzione un interessantissimo libro di Valerio Cutonilli e Luca Valentinotti sulla dolorosa strage di cui ricade proprio oggi il ricordo, la strage di Acca Larentia a Roma.
“Acca Larentia, quello che non è stato mai detto”, di cui riporteremo per voi l’introduzione al libro in questione.
<<Roma, 7 gennaio 1978. Alle 18 e 23, un commando antifascista sbucato dal nulla apre il fuoco contro cinque ragazzi appena usciti dalla sezione del MSI di via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano.
Perdono la vita due studenti, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Gli altri tre giovani si salvano solo per miracolo. La sera stessa, a pochi metri dal luogo dell’agguato, scoppiano disordini tra neofascisti e forze dell’ordine perché la questura vietò ogni manifestazione.
Viene ucciso un terzo ragazzo, Stefano Recchioni, colpito alla nuca da un agente di polizia.
L’attentato viene rivendicato dai Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale (proveniente dall’ambiente comunista e antifascista), sigla enigmatica che avrà però vita effimera.
Ha inizio una lunga scia di morte, disegnata nel tempo da vendette alla cieca e suicidi senza fine.
Dopo più di trent’anni, la strage del Tuscolano rimane senza colpevoli (classico della “giustizia” italiana).
Ancora oggi i fatti di quella sera di gennaio sembrano avvolti in un alone di mistero che non accenna a diradarsi. Così come appaiono impenetrabili i segreti della pistola mitragliatrice utilizzata dagli assassini di Franco e Francesco.
Ma è davvero impossibile fare luce sulla strage di via Acca Larentia?
E’ stata raccontata sino in fondo la storia della “skorpion” assassina? Ci hanno detto proprio tutto su quanto accadde quella notte di gennaio?
Esiste un filo rosso che lega questi fatti agli altri omicidi commessi a Roma negli anni settanta contro militanti di destra?
Rispondono a questi interrogativi Valerio Cutonilli e Luca Valentinotti che hanno studiato il caso per più di quattro anni, consultando una vasta mole di documenti rimasti inediti sino ad oggi.
La ricerca degli autori, ampia e rigorosa, ha aperto squarci di luce su una delle pagine più buie della storia italiana. Per saldare un debito di Verità rimasto insoluto per troppo tempo.>> [1]
Franco Bigonzetti, 19 anni.
Francesco Ciavatta, 18 anni.
Stefano Recchioni, 19 anni.
GRIDIAMO AL VENTO, UN ETERNO PRESENTE!