Antieuropa

APPELLO AI CAMERATI

Camerati, nel momento in cui l’asse che ha retto il sodalizio delle comunità inizia a vacillare, si ritiene giunto ormai il tempo di serrare i ranghi.

Quest’opera si rivela importante per evitare il disfacimento ormai alle porte e quindi una ulteriore vittoria del capitalismo – sia esso privato che di stato – che da ieri abbiamo fronteggiato.

Si deponga quindi ogni reticenza e incertezza; si fortifichi la comunità, una comunità che si stringe intorno al fuoco sacro della nostra stirpe.

Non abbandoniamo mai i sogni che ci fanno giovani e le idee che ci fanno liberi.

Ricordiamoci di rappresentare il sentimento del bello e del giusto.

Noi esponiamo il principio della gerarchia, evochiamo, la potenza, ripetiamo le gesta dei nostri antenati europei.

Severità e indulgenza, verso coloro che ci negano.

Benevolenza e solidarietà verso coloro che ci sostengono.

Ma soprattutto purezza e intransigenza nel custodire le idee che attraverso le nostre esistenze, ossia le nostre opere, si incarnano nella Storia.

Camerati, ci attende un nuovo cielo, sappiamo esserne degni, essere degni delle forze che evochiamo.

In alto i cuori!