Solitudine tu mi sei amica
tu nata dalla vetta
del tormento libero
assetato.
Amo i vessilli
che non hanno gregge
o solitarie parabole veggenti
ch’agitate la fiamma
tra i mercanti
del pane e del denaro.
Scalerò sempre orizzonti
anche senza semina né vela
o gloria offuscata dal sole.
Mi basta Dio a me stesso
tridente e aratura.
Dura, tra poco
verrà la sua legge
a cercar le vostre viscere
non morte
il grande figlio della vita,
il Cristo
che assale le tempeste e le dottrine.