Eccolo li, il vegliardo, colui che veglia e non dorme
colui che scruta imperituro il passo delle ombre
al posto dello stolto che aldilà non coglie.
Con l’aiuto di Dio nella notte buia prepara una radiosa alba.
Aspetta nella notte e la man del Cielo gli è poggiata sulla spalla
dona a lui sapienza e pazienza.
Poiché nella veglia gagliarda lui sa
aspetta dall’alto della torre merlata della cittadella
il nemico, l’Avversario.
Allorquando lo vedrà avanzare
sa che al suo segnale
lo dovran colpire
senza indietreggiare
prima che le forze infere del male raggiungano il portone.
Scoccheran’ le loro frecce dall’alto del bastione
per difender la loro Patria e il loro Onore.
Per la gloria Eterna del Signore.
Si, è così che il vegliardo giace pensoso e silente
mentre aspetta paziente la tromba del Giudizio
Che a guisa d’impetuoso solstizio
rinnova in ciel il doloroso supplizio.
- Bertran del Guado d’Occidente.