Antieuropa

ROBERT BRASILLACH

Cari lettori, oggi, per la nostra consueta rubrica Operazione “Memoria” vorremmo parlarvi di:

Robert Brasillach (scrittore)

31 marzo 1909 – 6 febbraio 1945

Il tragico destino di Robert Brasillach, vittima a trentacinque anni dei massacri dell’epurazione, in cui persero la vita decine, forse centinaia, di migliaia di cittadini francesi (a cui numerosi intellettuali) colpevoli di aver creduto nella “Nuova Europa” promessa da Adolf Hitler, mette fine alla carriera più promettente di una delle “penne” più gloriose del novecento francese.

Nato a Perpignan nel 1909 da una famiglia catalana, Robert Brasillach, compie brillantemente alla normale superiore di Parigi con Jacques Soustelle, Maurice Bardèche e Paul Guth.

Diverrà ben presto il più celebre del gruppo. A ventidue anni, gli venne affidata la cronaca letteraria de L’Action Français alla quale procura un audience vastissima.

A trentadue anni ha già pubblicato numerose opere tra cui L’Enfant de la nuit, Historie du cinèma (con Bardèche), Comme le temps passe, Les Sept Couleurs, Notre avant-guerre.

Nel 1938, succede a Pierre Gaxotte alla direzione del settimanale parigino Je suis partout che continua le sue pubblicazioni anche durante l’occupazione tedesca.

Alla “liberazione” si costituisce al tribunale dell’Epurazione per far liberare la madre che era stata presa in ostaggio.

Viene condannato a morte in ragione delle opinioni espresse nei suoi articoli e fucilato.

[1] ROBERT BRASILLACH, AMORE E CORAGGIO NON SONO SOGGETTI A PROCESSO: – Antieuropa