Antieuropa

SUI PREGIUDIZI DELLA SOCIETA’ MODERNA:

RIFLESSIONI DAL FORTILIZIO:

Ciò che ci viene inculcato, influenza i nostri comportamenti rispetto alla realtà. Questo è un semplice meccanismo utilizzato dai condizionamenti pubblicitari, che funziona in maniera efficientissima.

Avere radicati in noi i pregiudizi imposti dei “principi della rivoluzione francese” (su cui si basa la società moderna, come avemmo a constatare negli articoli precedenti) ci da una chiave di lettura della storia e degli accadimenti totalmente distorta.

Su questi falsi concetti si fonda la legittimazione della società moderna. E qui ci viene spontaneo citare Hegel: <<la storia è la versione dei fatti di chi detiene il potere>>. Se si presta ascolto e si studia la versione <<dei vinti della storia>> – dall’inizio del mondo fino ad oggi – appare davanti ai nostri occhi tutta un altra storia.

Chi pensa che sui libri di scuola ci sia un analisi di dati scientificamente provati è totalmente fuori strada.

Dicevamo che, alla base della legittimità di questa società ci sono tutta questa serie di pregiudizi sul passato, che danno delle illusioni ottiche.

Per cercare la verità, dunque, bisogna scavare a fondo sotto la superficie delle credenze comuni e chiedersi quale reale consistenza hanno i principi di uguaglianza, democrazia, libertà (male intesa) nel mondo contemporaneo e se il confronto sia davvero così sfavorevole all’Antico Regime al punto di aver prodotto una società totalmente convinta di questi principi che è legittimata a portarli a suon di bombe in tutto il mondo.

Iniziamo col dire che l’accumulo di ricchezza di cui godono i paesi “industrializzati” ha la sua base proprio nella diseguaglianza economica e lo sfruttamento dei popoli. I governi più guerrafondai sono stati proprio i governi democratici.

Nell’Antico regime, la nobiltà non si identificava necessariamente con la ricchezza. Molti nobili non erano ricchi (vedi Don Chishotte) e non tutti i ricchi erano nobili.

Dal punto di vista della sostanza, i nobili, nel momento più florido dell’Antico Regime – ovvero nel periodo feudale – legittimavano la loro posizione di casta superiore perché erano – attenzione – la casta guerriera, e, questo non è assolutamente un ruolo marginale.

Non c’era uguaglianza, è chiaro, ma non c’era – come nella società di oggi – questo rapporto di prepotenza e di sudditanza come ci vogliono far credere, perché, nei fatti ognuno dipendeva dall’altro.

Al nobile serviva il contadino e i suoi raccolti. Al contadino serviva il nobile perché durante la guerra era lui che combatteva e difendeva il territorio.

C’era quindi questo rapporto organico in cui ognuno viveva anche grazie all’altro, il contadino grazie al feudatario e viceversa.

Le tre funzioni, guerriera, sacrale, contadina, cardine della civiltà medievale.