Antieuropa

YUKIO MISHIMA

Care amiche e cari amici, oggi per la nostra rubrica di Operazione “Memoria” vi parleremo di: Yukio Mishima (scrittore, ultimo samurai)

16 gennaio 1925 – 25 novembre 1970

Nato a Tokio da famiglia borghese, il giovane Yukio non si rimetterà mai dall’aver mancato l’appuntamento con la storia, non avendo partecipato ai combattimenti per il Giappone del grande sogno Imperiale.

Reso celebre a soli 24 anni dal successo del suo romanzo Confessioni di una maschera, il “D’Annunzio d’oriente” scrive tra il 1949 e il 1970 una quarantina di romanzi, opere teatrali, novelle e saggi.

<<se Dio non esistesse più, bisognerebbe farlo rinascere>>

Yukio Mishima

I più notevoli, Il Padiglione d’oro, Dopo il banchetto e la tetralogia Il mare di fertilità, con il romanzo Cavalli in fuga o Lezioni spirituali per giovani samurai, trattano tutti dell’umiliazione subita dal Giappone a causa dell’occupazione americana e della progressiva perdita della sua anima, inesorabilmente anestetizzata e soffocata dall’inconsistente e volgare “cultura” americana o yenkee.

La risposta al deserto spirituale che dilaga, gli appare una sola: l’adesione coerente al Bushido (la via del guerriero).

Fonda perciò nel 1968, con un gruppo di studenti, un’associazione paramilitare denominata Società dello scudo.

In nome dell’Imperatore e del Suo Giappone, tenta, nel 1970, con il suo piccolo esercito, di far sollevare il quartier generale delle forze di autodifesa giapponesi.

Fallito il tentativo, dinanzi all’apatia di quella che credeva l’ultima speranza della Nazione: la casta degli ufficiali, si dà la morte col tradizionale Seppuku. Tutta la vita di Mishima può riassumersi nell’affermazione che <<il sapere senza l’azione è osceno>>.

<<Il valore di un uomo si rivela nell’istante in cui la vita si confronta con la morte.>>

Yukio Mishima