Antieuropa

PAOLO DI NELLA, PRESENTE!

Care amiche e cari amici, il 9 febbraio 1983 dopo giorni di coma, muore Paolo Di Nella, militante del Fronte della Gioventù.

Alle 22.45 del 3 febbraio 1983, Paolo Di Nella, attivista del Movimento Nazional Popolare – Fronte della Gioventù stava attaccando dei manifesti in viale Libia a Roma quando fu aggredito alle spalle e colpito in testa con spranghe di ferro.

Tornato a casa, avvertì forti dolori e fu condotto in ospedale, dove – malgrado l’intervento chirurgico cui era stato sottoposto – morì nella sera del 9 febbraio, poche ore prima del compimento del suo ventesimo anno di età.

Per l’omicidio furono indagati appartenenti ai “Collettivi Autonomi antifascisti” di estrazione comunista della zona in cui il fatto era avvenuto; al termine della fase istruttoria saranno prosciolti, Paolo e la sua Famiglia, come tutta un’intera area, non ebbero mai giustizia per il sangue versato. [1]

Qui sotto, riportiamo alcuni scritti di Paolo e della sua vita militante:

<<Nella megalopoli e nei suoi quartieri l’uomo è un numero, è un anonimo nella folla anonima (…) Si impone quindi di dare alla città una dimensione più umana (…) Si deve riportare il cittadino ad un vivere comunitario. Il quartiere da entità astratta della grande città deve diventare “comunità”. Si deve riscoprire quella profonda solidarietà e quella nozione di popolo che il predominio della morale mercantile ha distrutto. Si devono creare centri e strutture in cui la cultura non sia imposta e venduta dall’alto di un palco, dal video di un televisore o dallo schermo di un cinema, ma possa e debba essere autentica creazione popolare. Perché si fa cultura soprattutto con la creazione cosciente di un popolo, con il suo riunirsi, con il suo essere comunità.>>

<<Noi purtroppo non siamo ancora un’élite, perché se lo fossimo sapremmo certamente guidare il nostro popolo sulla via nuova. Per ora siamo soltanto delle persone che cercano di essere uomini, uomini e donne che vivono uno stile di vita autentico; ma per essere degli uomini nuovi non basta credere in determinati valori, è necessario viverli e temprarli nell’agire, quotidianamente: questa è l’importanza di fare politica.>>

<<Rivoluzione non è qualcosa di astratto, che sa di miracolo: è qualcosa che si costruisce giorno per giorno, pezzo per pezzo, sbagliando e riprovando, anche col sacrificio personale, anche riuscendo a superare tanti problemi contingenti che si presentano e che spesso, anche se sembrano tanto grandi ed insormontabili, se solo li si prova a guardare con un ottica diversa, risultano delle inezie>>.

Costui, cari lettori, era Paolo Di Nella a cui gridiamo un eterno PRESENTE !

[1] L’assassinio di Paolo Di Nella a Roma ancora impunito dopo 34 anni – Secolo d’Italia (secoloditalia.it)