Antieuropa

Spaccio internazionale di stupefacenti senatore Cerno (Pd) citato negli atti

Care amiche e cari amici, apprendiamo dalle colonne del Primato Nazionale una situazione che francamente, nel marasma odierno in cui è sprofondata questa bassa politica, non ci stupisce, anzi, ne è il sintomo ultimo di uno stadio di cancrena.

<<Nelle intercettazioni i pusher lo chiamavano «il politico», senza mai nominarlo: ora il nome di Tommaso Cernosenatore Pd è comparso negli atti — citato ma non indagato — dell’inchiesta sul traffico internazionale di stupefacenti in cui è coinvolta anche la sorella di Ornella Muti, Claudia Rivelli. Gli stupefacenti venivano consegnati a domicilio, anche durante il lockdown, o spacciati in alcuni locali della Roma «bene». Un giro di affari enorme, con 290 spedizioni tracciate per un volume d’affari di quasi 5 milioni di euro con importazioni da Olanda, Canada, Polonia, Francia, Croazia e Cina.>>

Evidentemente, a questi personaggi non basta il loro lauto stipendio.

Continua il Primato <<Il politico è citato — non come acquirente diretto, bensì come tramite di un altro soggetto identificato — della coppia di spacciatori Danny Beccaria e Clarissa Capone, meglio noti come la «famiglia romana»: figura come destinatario di quattro consegne di cocaina tra settembre e ottobre del 2019 presso la sua abitazione. Sono stati i due pusher nel corso degli interrogatori a rivelare l’identità del senatore.

L’ex direttore dell’espresso chiarisce così la propria posizione. «Sapevo tutto di questa vicenda rispetto alla quale sono completamente estraneo e ho collaborato subito con i carabinieri — ha spiegato Cerno — All’epoca ero fidanzato con un ragazzo che aveva dei problemi. Evidentemente quando non ero a casa ha ricevuto gli spacciatori presso la mia abitazione per farsi consegnare cocaina. Io non ne sapevo nulla, né ho mai avuto rapporti con nessuno di loro. Quando mi hanno avvisato, i carabinieri mi hanno anche detto di informarli se ci fossero stati problemi, ma nessuno mi ha mai avvicinato. Ho voluto bene a questa persona e sono molto dispiaciuto per lui anche se la nostra storia è finita da tempo».

Versione confermata dalla ricostruzione degli inquirenti.>> (e ti pareva, mai sputtanare il buon nome del Pd e soci) dichiarazioni, comunque, poi smentite dallo stesso ex del senatore Pd, qualcosa quindi non torna. [1]

<<Nell’inchiesta sono coinvolti vigili urbani, funzionari di banca e dell’Agenzia regionale delle case popolari, e un alto ufficiale dell’esercito che riceveva la merce direttamente in caserma. Tra le sostanze più gettonate e smerciate nel giro — oltre a 16 nuove sostanze mai giunte prima in Italia — vi era la droga dello stupro: proprio lo smercio questo tipo di stupefacente aveva visto coinvolta Claudia Rivelli, che la smistava nascondendola nelle confezioni di shampoo.>> [2] conclude Cristina Gauri, corrispondente del Primato Nazionale.

[1] Droga dello stupro, parla l’ex compagno del senatore Cerno: “Non so perché dica così: non ho mai comprata” – la Repubblica

[2] Spaccio internazionale, il senatore Pd Cerno citato negli atti. “Il mio ex ordinava cocaina a casa mia” (ilprimatonazionale.it)